Affidati ad un trasportatore specializzato per spedire merci in Europa dell’Est

I trasporti di merci in Europa dell’Est

I trasporti di merci in Europa dell’Est svolgono un ruolo fondamentale nell’economia regionale e internazionale. Questa vasta regione comprende paesi come Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Romania, Bulgaria, Ucraina e altri. Grazie alla sua posizione geografica strategica, l’Europa dell’Est funge da cruciale corridoio di transito per il commercio tra l’Europa occidentale, l’Asia centrale e il Mar Nero.

La presenza di una vasta rete di infrastrutture stradali, ferroviarie e fluviali consente il movimento efficiente e sicuro delle merci. I trasporti stradali dominano la regione, facilitando il collegamento tra città, porti e mercati internazionali.

Tuttavia, alcuni paesi dell’Europa dell’Est hanno affrontato sfide nella modernizzazione delle infrastrutture e nel miglioramento delle normative per la logistica. Questo può influenzare la competitività e l’efficienza dei trasporti di merci nella regione.

Nonostante le sfide, l’Europa dell’Est continua a crescere come polo logistico importante, spingendo verso una maggiore integrazione economica e commerciale con l’Unione Europea e i mercati globali. La promozione di investimenti in infrastrutture, l’adozione di tecnologie innovative e il rafforzamento della cooperazione internazionale sono fondamentali per garantire un futuro prospero per i trasporti di merci in Europa dell’Est.

Cosa sapere prima di prenotare una spedizione

Prima di prenotare una spedizione di merci su gomma in Europa dell’Est, è fondamentale prendere in considerazione alcuni aspetti importanti per un trasporto efficiente e senza intoppi.

In primo luogo, familiarizzare con le normative doganali e le regolamentazioni di ciascun paese attraversato o di destinazione, poiché possono variare significativamente.

Selezionare un vettore di trasporto affidabile e ben informato è essenziale per garantire una consegna tempestiva e sicura delle merci. Valutare la reputazione, l’esperienza e la capacità della società di trasporto è fondamentale.

Pianificare accuratamente l’itinerario e considerare le condizioni delle strade e le possibili restrizioni di transito, specialmente quando si attraversano confini internazionali.

Assicurarsi di avere una corretta documentazione per il carico, inclusi i documenti di spedizione e i certificati doganali. Inoltre, è importante ottenere un’assicurazione adeguata a proteggere le merci in caso di danni o smarrimenti durante il trasporto.

Infine, comunicare chiaramente con il vettore e assicurarsi di comprendere i tempi di consegna previsti e le procedure di monitoraggio della spedizione.

Con una preparazione accurata e una collaborazione con partner logistici affidabili, come noi di BC Logistic, una spedizione di merci su gomma in Europa dell’Est può essere un’operazione di successo, garantendo il trasporto sicuro e tempestivo delle merci.

Read More
Norme europee sui trasporti su strada

L’importanza della sicurezza dei trasporti su strada

Il trasporto su strada ricopre un’importanza vitale per il commercio e la distribuzione delle merci, ma comporta anche rischi significativi che devono essere gestiti in modo adeguato. La sicurezza dei trasporti merci su strada riveste infatti un’importanza cruciale nella logistica e nell’economia di qualsiasi paese.

Mantenere elevati standard di sicurezza nei trasporti merci su strada è fondamentale per proteggere la vita degli autisti, degli addetti alla logistica e degli altri utenti della strada. Incidenti stradali che coinvolgono veicoli commerciali possono avere conseguenze catastrofiche, come perdite di vite umane, gravi danni materiali e impatti economici negativi. Pertanto, l’adozione di misure preventive e l’applicazione di norme di sicurezza rigorose sono indispensabili per ridurre il rischio di incidenti.

La sicurezza dei trasporti merci su strada può essere garantita attraverso diverse strategie, come la manutenzione regolare dei veicoli, il monitoraggio del carico, la formazione degli autisti sulle pratiche di guida sicura e l’implementazione di normative riguardanti i tempi di guida e riposo. Inoltre, è essenziale promuovere una cultura della sicurezza all’interno del settore dei trasporti merci, in cui l’attenzione alla sicurezza sia prioritaria e dove vengano condivise le migliori pratiche per prevenire gli incidenti.

È necessaria una cooperazione tra le autorità di regolamentazione, le aziende di trasporto e gli autisti al fine di adottare le misure necessarie per ridurre i rischi associati al trasporto merci su strada.

Le norme europee

Il rispetto delle norme contribuisce a creare un ambiente di guida sicuro, ma quali sono nello specifico le nuove norme europee e chi comprendono?

Stato tecnico dei veicoli: comprende tre direttive, ovvero la direttiva 2014/45/UE relativa ai controlli tecnici periodici, la direttiva 2014/47/UE relativa ai controlli tecnici su strada dei veicoli commerciali e la direttiva 2014/46/UE relativa ai documenti di immatricolazione dei veicoli.

  • La direttiva 2003/20/CE impone l’uso obbligatorio di cinture di sicurezza e sistemi di ritenuta per bambini su autobus e pullman leggeri, ad eccezione del trasporto locale nelle zone urbane.
  • La direttiva 92/6/CEE impone l’installazione di limitatori di velocità su veicoli con peso superiore a 3,5 tonnellate. La direttiva 2002/85/CE estende tale obbligo a veicoli per il trasporto di merci e passeggeri, nonché a veicoli con peso tra 3,5 e 12 tonnellate e più di otto posti a sedere, escludendo il conducente.
  • Il regolamento (CE) n. 78/2009 stabilisce prescrizioni per sistemi di protezione frontale dei veicoli a motore per proteggere pedoni e altri utenti vulnerabili. Non impone le stesse prescrizioni per tecnologie che evitano collisioni con ciclisti e pedoni, ma richiede l’installazione di dispositivi di assistenza alla frenata (BAS) omologati.
  • Le direttive 2003/97/CE e 2007/38/CE impongono l’installazione di specchi retrovisori “anti angolo cieco” su nuovi veicoli pesanti e estendono tale requisito anche ai veicoli pesanti già in circolazione.

Trasporto di merci pericolose: la direttiva 94/55/CE ha esteso le regole dell’ADR al trasporto nazionale di merci pericolose. Successivamente, è stata sostituita dalla direttiva 2008/68/CE, che stabilisce un regime comune per il trasporto interno di merci pericolose nell’UE tramite strada, ferrovia e via navigabile interna. La direttiva 2012/45/UE ha aggiornato il contenuto della direttiva 2008/68/CE, seguendo l’ultima versione dell’ADR che viene aggiornata ogni due anni. Infine, l’ADR è stato modificato dalla decisione 2018/1485/UE del Consiglio.

Sistemi di trasporto intelligenti (ITS) e iniziativa «eSafety»: l’obiettivo nel trasporto su strada è garantire la diffusione coordinata di Sistemi di Trasporto Intelligenti (ITS) interoperabili nell’UE. Gli ITS includono dispositivi come l’adattamento automatico della velocità, il mantenimento della corsia, i sistemi di segnalazione di collisione e gli allarmi di emergenza automatici. L’eSafety Forum è una piattaforma comune per promuovere e monitorare la sicurezza stradale, incoraggiando l’adesione alle raccomandazioni e promuovendo l’uso dei sistemi di sicurezza dei veicoli.

Sicurezza dell’infrastruttura stradale: stabilisce norme di sicurezza obbligatorie per le gallerie della rete stradale transeuropea. Si applica alle gallerie con una lunghezza superiore a 500 metri in uso, in costruzione o in fase di progettazione. L’obiettivo della direttiva 2008/96/CE è garantire che la sicurezza stradale sia considerata in tutte le fasi di costruzione, gestione o modifiche significative della rete stradale, attraverso la valutazione dell’impatto sulla sicurezza.

Statistica e prevenzione degli incidenti causati dalla guida in stato di ebbrezza: Nel contesto della politica dell’UE per migliorare il comportamento alla guida, la Commissione richiede agli Stati membri di effettuare controlli casuali con l’uso dell’etilometro e ha stabilito limiti massimi consentiti di alcol nel sangue. La guida sotto l’effetto dell’alcol è soggetta a controlli casuali tramite l’uso dell’etilometro.

Repressione transfrontaliera delle infrazioni alla sicurezza stradale: L’obiettivo è porre fine all’anonimato dei conducenti non residenti che commettono infrazioni al codice della strada in uno Stato membro diverso da quello in cui il veicolo è stato registrato. Gli Stati membri possono accedere ai dati di immatricolazione dei veicoli grazie a uno scambio di informazioni tra i punti di contatto nazionali. Spetta allo Stato membro in cui è stata commessa l’infrazione decidere se intraprendere azioni legali o meno.

L’obiettivo delle nuove norme

L’obiettivo principale delle normative è migliorare la sicurezza stradale per tutti gli utenti, prepararsi all’adozione di veicoli a emissioni zero e realizzare l’ambizione dell’UE di raggiungere “zero vittime” sulle strade entro il 2050.

Le misure specifiche includono un’implementazione più efficace delle decisioni di revoca della patente in tutta l’UE, un miglior scambio di informazioni sulle infrazioni stradali tra i paesi e l’aggiornamento delle norme sulle patenti di guida.

Scegli per i tuoi trasporti un partner affidabile: BC Logistic si impegna in prima linea nel rispettare tutte le normative vigenti e nel promuovere la sicurezza sia per gli addetti ai lavori che per chi viaggia su strada.

Read More
Trasporto merci dalla Gran Bretagna all’UE

Il trasporto merci dalla Gran Bretagna all’UE dopo la Brexit

Il trasporto merci internazionale è fondamentale per l’economia globale: facilita lo scambio di beni e servizi tra i Paesi, promuove lo sviluppo economico e permette alle imprese di accedere a nuovi mercati ampliando la propria base clienti a livello globale. Inoltre, questo settore crea posti di lavoro e stimola l’innovazione tecnologica.

Tuttavia, presenta sfide come la sicurezza delle merci e la gestione delle dogane, proprio per questo la collaborazione tra i Paesi è cruciale per affrontare queste sfide e promuovere uno sviluppo sostenibile del trasporto merci internazionale.

Dopo la Brexit, ovvero l’uscita volontaria del Regno Unito dall’Unione Europea avvenuta il 31 gennaio 2020 dopo che la maggioranza degli elettori britannici ha votato a favore, si è verificato un impatto significativo sul commercio, sugli investimenti e su altri aspetti delle relazioni tra il Regno Unito e l’UE, uno fra tutti: i trasporti.

Autotrasporto UE/UK, le nuove regolee

Dopo la Brexit, sono stati introdotti diversi cambiamenti nella normativa per i trasporti su strada tra il Regno Unito e l’Unione Europea. Alcuni dei principali cambiamenti includono:

  • Certificati di autorizzazione per l’accesso al mercato: le imprese di trasporto del Regno Unito devono ora ottenere certificati di autorizzazione per operare nel territorio dell’UE e viceversa. Ciò implica la necessità di aderire a determinati requisiti e procedure, compresa la registrazione presso gli enti di regolamentazione nazionali o regionali.
  • Documentazione doganale e dichiarazioni di import/export, che include la compilazione di dichiarazioni doganali, documenti di origine e dichiarazioni di sicurezza.
  • Controllo delle merci alle frontiere: ciò significa che i trasportatori d’ora in poi devono affrontare procedure di controllo più rigorose, come la verifica dei documenti e la dichiarazione di merci e, in alcuni casi, ispezioni fisiche.
  • Regole sui visti e la mobilità dei conducenti, tra cui l’obbligo di ottenere un visto o un’autorizzazione specifica per lavorare come autista nel Paese di destinazione.
  • Normative sulle dimensioni e il peso dei veicoli, che potrebbe influire sulla conformità dei veicoli e richiedere adattamenti o modifiche per soddisfare le specifiche richieste nei rispettivi territori.

Gli autisti che operano tra la Gran Bretagna e l’Unione Europea devono ottenere una licenza di trasporto internazionale e le aziende devono designare un rappresentante fisico nell’UE per svolgere attività di trasporto merci. Ma cosa vuol dire? Significa che le aziende che desiderano svolgere attività di trasporto merci tra il Regno Unito e l’UE devono designare una figura nell’UE, che può essere un’entità legale o una persona con sede nell’UE, che agisce come punto di contatto per le autorità competenti e si assume la responsabilità legale per le attività di trasporto svolte dall’azienda.

Effetti sui costi di trasporto

Tutte queste modifiche hanno comportato un aumento della burocrazia e dei costi per le aziende coinvolte nel trasporto merci transfrontaliero. Le imprese, infatti, hanno dovuto adattare le loro procedure e le loro risorse per conformarsi alle nuove normative e garantire una consegna senza intoppi delle merci. Ma quali sono state le altre conseguenze?

  • Costi doganali: le aziende si trovano ad affrontare costi aggiuntivi legati alle tariffe doganali e alle formalità amministrative. Questi costi possono includere dazi doganali, tasse di importazione e oneri doganali.
  • Procedure burocratiche: le nuove procedure doganali richiedono alle aziende di dedicare più tempo e risorse all’adempimento delle formalità amministrative, comportando un aumento dei tempi di transito.
  • Tempi di consegna più lunghi: le merci possono rimanere bloccate durante i controlli e le ispezioni, causando ritardi nelle consegne.
  • Maggiori costi di logistica: le aziende potrebbero affrontare costi logistici aggiuntivi dovuti alla necessità di adeguarsi alle nuove normative e di organizzare il trasporto internazionale in modo più complesso.

Ma ad ogni problema è stata trovata, per quanto possibile, una soluzione:

  • Pianificazione anticipata: ciò consente alle aziende di evitare ritardi e di rispettare le scadenze di consegna.
  • Approfondimento della conoscenza normativa, attraverso una formazione interna o esterna con il coinvolgimento di consulenti o esperti in materia.
  • Utilizzo di servizi di logistica specializzati, ovvero le aziende che hanno familiarità con le nuove regole e possono fornire assistenza nella gestione delle formalità doganali.
  • Accordi commerciali preferenziali, riducendo o eliminando alcune tariffe doganali o semplificando le procedure di import/export.

Le aziende possono affrontare le conseguenze sulla spedizione e sui costi derivanti dalla Brexit adottando una combinazione di strategie, tra cui una valutazione delle catene di approvvigionamento, l’aggiornamento dei processi interni, la ricerca di partnership e l’adattamento alle nuove normative. La flessibilità e l’adattabilità sono fondamentali per affrontare le sfide post-Brexit mantenendo l’efficienza precedente. Il tuo business si focalizza principalmente in Gran Bretagna? Rivolgiti a un partneraffidabile come BC Logistic per trasportare la merce in modo rapido, sicuro e nel pieno rispetto delle normative più aggiornate.

Read More
Trasporto su strada

Ore di guida e di riposo per gli autisti: le norme

I dati parlano chiaro: in Italia il trasporto di merci su gomma è sempre più in crescita e oltre il 90% della merce viaggia su strada, a dimostrazione che il settore degli autotrasporti è tra quelli più trainanti per l’economia nazionale.

Un trend che ha portato a puntare i riflettori sulle condizioni di lavoro degli autisti, delineando un preciso quadro legislativo sulle ore di guida dei camion e dei mezzi pesanti per ridurre gli incidenti causati dalla stanchezza e assicurare la sicurezza delle strade.

La legislazione italiana ha quindi introdotto delle norme che regolano le ore di guida e di riposo dei conducenti dei mezzi pesanti, prevendendo sanzioni in caso di mancato rispetto.

Le ore di guida

Dal 2018, per monitorare le attività di ogni autista di veicoli adibiti dal trasporto merci di peso superiore alle 3,5 tonnellate, vi è l’obbligo di installare a bordo del mezzo pesante un cronotachigrafo digitale, uno strumento che registra i tempi di guida e di riposo dei conducenti.

Secondo il regolamento (UE) 2020/1054 del Parlamento Europeo, ogni autista può guidare fino a un massimo di 9 ore al giorno e due volte a settimana questo limite può essere allungato di un’ora, quindi 10 ore.

A capo di una settimana ogni conducente può guidare per un totale di 56 ore, mentre la somma totale delle ore alla guida nell’arco di due settimane non può essere superiore alle 90 ore.

Le soste

Per quanto riguarda i riposi, è necessario distinguere i momenti di pausa che gli austisti sono obbligati a osservare durante un viaggio dalle ore obbligatorie di risposo.

La legge prevede che ogni 4,5 ore di guida il conducente sia obbligato a compiere una sosta di 45 minuti che può anche essere suddivisa in due tappe: la prima di 15 minuti entro le prime 4,5 ore di viaggio, la seconda di almeno 30 minuti.

In caso siano presenti due autisti, il veicolo può proseguire il suo viaggio su strada per i 45 minuti della pausa a condizione che venga guidato dal secondo conducente e che durante il viaggio l’attività del primo sia di riposo e non di assistenza alla guida.

Le ore di riposo

E le ore di riposo?

In caso di riposo giornaliero, gli autisti sono obbligati a interrompere la loro attività di guida per almeno 11 ore al giorno che possono essere ridotte a 9 tre volte tra due periodi di riposo settimanali.

La legge inoltre prevede 2 riposi di 45 ore in 2 settimane consecutive (in caso di riposo settimanale regolare) oppure un riposo di 45 ore più uno di 24 ore in 2 settimane (in caso di riposo settimanale ridotto).

In caso di mancata osservanza delle direttive si andrà incontro a sanzioni pecuniarie e/o al decurtamento dei punti della patente. È comunque buona norma rispettare la legge per preservare la propria salute e quella delle altre persone alla guida.

BC Logistic ha a cuore la sicurezza degli autisti e delle strade e, per questo, ha implementato un controllo sulle ore di guida gestito dall’impianto di localizzazione satellitare per i mezzi che coprono le tratte estere. Per i mezzi che viaggiano su tratte nazionali, invece, viene eseguito un monitoraggio a campione a cui si aggiungono incontri con autisti per verificare il livello di attenzione posto nel rispetto delle ore di guida e di riposo: qualora servisse viene fatto uno specifico richiamo formativo. 

Un motivo in più per scegliere un partner serio e affidabile.

Read More
FTL e groupage le soluzioni per il trasporto su strada

FLT E GROUPAGE: UNA DEFINIZIONE

Quando si parla di trasporti su strada, esistono varie possibilità per movimentare la merce sia sul territorio nazionale che oltre i confini. In ogni caso, il trasporto su gomma rappresenta una soluzione estremamente personalizzabile e flessibile, adatta alle esigenze di ciascun cliente.

Proprio parlando di diversità di esigenze, capita spesso di imbattersi in termini e acronimi di difficile comprensione e su cui desideriamo fare chiarezza con il seguente articolo.

Il termine FTL (Full Truck Load), che in italiano significa “trasporti a carico completo”, si riferisce alle situazioni in cui un camion trasporta un unico carico ed è pieno; perciò, a disposizione del cliente si trova l’intero pianale del mezzo. Un’opzione utilizzata in caso di merce voluminosa e di grandi quantitativi che vengono trasportati su strada in un’unica soluzione che porta a destinazione (la cosiddetta presa-consegna).

Si parla invece di groupage quando si raggruppano e consolidano piccole partite di merci provenienti da mittenti diversi in un unico carico. Si tratta di merci meno voluminose e di quantità e peso più ridotti (generalmente non superiori ai 2500 kg), ottimizzando così le risorse e l’utilizzo dello spazio.

Ma quali sono i vantaggi e gli svantaggi dell’una e dell’altra soluzione?

Scopri quali sono i vantaggi nei trasporti FLT

I VANTAGGI

I trasporti FTL racchiudono un duplice vantaggio, sia per il trasportatore che per il cliente. Il primo potrà ottimizzare le risorse e diminuire il dispendio per il carico e lo scarico della merce; il secondo, invece, avrà a disposizione una soluzione di trasporto rapida per far arrivare la merce a destinazione senza tappe intermedie.

Soprattutto nel caso di spedizioni di grandi carichi, anche il vantaggio economico risulta notevole: la spesa risulta spalmata sulla quantità di merce traportata.

Meno movimentazione significa anche una maggiore sicurezza, ossia una probabilità inferiore di danni e incidenti essendo previsti un unico carico e un unico scarico.

Inoltre, il trasporto FLT offre la massima flessibilità in fase di programmazione, essendoci un unico committente che organizzerà il tutto a seconda delle sue necessità.

Il groupage, invece, offre tariffe più convenienti in quanto le spese vengono distribuite tra tutti i mittenti e questo permette di risparmiare sui costi di spedizione acquistando lotti di spazio all’interno del camion e pagando solo per lo spazio occupato sull’unità di trasporto.  

Un altro vantaggio riguarda la frequenza delle spedizioni, che si traduce in una maggiore possibilità di spedire la merce inserendosi nelle varie programmazioni a disposizione e trovando quella che più faccia al caso proprio. Maggiore frequenza, ma anche maggiore quantità di rotte e destinazioni coperte.

Il trasporto a collettame rappresenta poi un’opzione rispettosa dell’ambiente, raggruppando la merce in un’unica soluzione e andando a diminuire l’inquinamento causato dal trasporto su strada.

Scopri quali sono gli svantaggi  nei trasporti FLT

GLI SVANTAGGI

Al fianco dei numerosi vantaggi, i trasporti FLT presentano anche alcuni limiti, come ad esempio gli elevati costi da sostenere e le limitazioni legate alla tipologia di merce da trasportare e al peso supportato. Naturalmente, non si può riempire il camion a propria discrezione, ma bisogna seguire delle regole sul peso massimo che variano da paese a paese.

La strategia “a tappe” del Groupage, invece, può rallentare la consegna della merce e inserire una serie di step intermedi che aumentano il rischio di ritardi e di perdita della merce. I tempi di ritiro e di consegna, poi, non sono precisi e non è possibile seguire una programmazione precisa come nelle soluzioni FTL.

Qualunque sia il tipo di trasporto che faccia al caso tuo, fai in modo che tutto vada per il meglio. Scegli BC Logistic: ci occuperemo di tutte le fasi del trasporto su strada in modo che avvenga in sicurezza e in modo efficiente.

Read More