Il trasporto merci internazionale è fondamentale per l’economia globale: facilita lo scambio di beni e servizi tra i Paesi, promuove lo sviluppo economico e permette alle imprese di accedere a nuovi mercati ampliando la propria base clienti a livello globale. Inoltre, questo settore crea posti di lavoro e stimola l’innovazione tecnologica.
Tuttavia, presenta sfide come la sicurezza delle merci e la gestione delle dogane, proprio per questo la collaborazione tra i Paesi è cruciale per affrontare queste sfide e promuovere uno sviluppo sostenibile del trasporto merci internazionale.
Dopo la Brexit, ovvero l’uscita volontaria del Regno Unito dall’Unione Europea avvenuta il 31 gennaio 2020 dopo che la maggioranza degli elettori britannici ha votato a favore, si è verificato un impatto significativo sul commercio, sugli investimenti e su altri aspetti delle relazioni tra il Regno Unito e l’UE, uno fra tutti: i trasporti.
Autotrasporto UE/UK, le nuove regolee
Dopo la Brexit, sono stati introdotti diversi cambiamenti nella normativa per i trasporti su strada tra il Regno Unito e l’Unione Europea. Alcuni dei principali cambiamenti includono:
- Certificati di autorizzazione per l’accesso al mercato: le imprese di trasporto del Regno Unito devono ora ottenere certificati di autorizzazione per operare nel territorio dell’UE e viceversa. Ciò implica la necessità di aderire a determinati requisiti e procedure, compresa la registrazione presso gli enti di regolamentazione nazionali o regionali.
- Documentazione doganale e dichiarazioni di import/export, che include la compilazione di dichiarazioni doganali, documenti di origine e dichiarazioni di sicurezza.
- Controllo delle merci alle frontiere: ciò significa che i trasportatori d’ora in poi devono affrontare procedure di controllo più rigorose, come la verifica dei documenti e la dichiarazione di merci e, in alcuni casi, ispezioni fisiche.
- Regole sui visti e la mobilità dei conducenti, tra cui l’obbligo di ottenere un visto o un’autorizzazione specifica per lavorare come autista nel Paese di destinazione.
- Normative sulle dimensioni e il peso dei veicoli, che potrebbe influire sulla conformità dei veicoli e richiedere adattamenti o modifiche per soddisfare le specifiche richieste nei rispettivi territori.
Gli autisti che operano tra la Gran Bretagna e l’Unione Europea devono ottenere una licenza di trasporto internazionale e le aziende devono designare un rappresentante fisico nell’UE per svolgere attività di trasporto merci. Ma cosa vuol dire? Significa che le aziende che desiderano svolgere attività di trasporto merci tra il Regno Unito e l’UE devono designare una figura nell’UE, che può essere un’entità legale o una persona con sede nell’UE, che agisce come punto di contatto per le autorità competenti e si assume la responsabilità legale per le attività di trasporto svolte dall’azienda.
Effetti sui costi di trasporto
Tutte queste modifiche hanno comportato un aumento della burocrazia e dei costi per le aziende coinvolte nel trasporto merci transfrontaliero. Le imprese, infatti, hanno dovuto adattare le loro procedure e le loro risorse per conformarsi alle nuove normative e garantire una consegna senza intoppi delle merci. Ma quali sono state le altre conseguenze?
- Costi doganali: le aziende si trovano ad affrontare costi aggiuntivi legati alle tariffe doganali e alle formalità amministrative. Questi costi possono includere dazi doganali, tasse di importazione e oneri doganali.
- Procedure burocratiche: le nuove procedure doganali richiedono alle aziende di dedicare più tempo e risorse all’adempimento delle formalità amministrative, comportando un aumento dei tempi di transito.
- Tempi di consegna più lunghi: le merci possono rimanere bloccate durante i controlli e le ispezioni, causando ritardi nelle consegne.
- Maggiori costi di logistica: le aziende potrebbero affrontare costi logistici aggiuntivi dovuti alla necessità di adeguarsi alle nuove normative e di organizzare il trasporto internazionale in modo più complesso.
Ma ad ogni problema è stata trovata, per quanto possibile, una soluzione:
- Pianificazione anticipata: ciò consente alle aziende di evitare ritardi e di rispettare le scadenze di consegna.
- Approfondimento della conoscenza normativa, attraverso una formazione interna o esterna con il coinvolgimento di consulenti o esperti in materia.
- Utilizzo di servizi di logistica specializzati, ovvero le aziende che hanno familiarità con le nuove regole e possono fornire assistenza nella gestione delle formalità doganali.
- Accordi commerciali preferenziali, riducendo o eliminando alcune tariffe doganali o semplificando le procedure di import/export.
Le aziende possono affrontare le conseguenze sulla spedizione e sui costi derivanti dalla Brexit adottando una combinazione di strategie, tra cui una valutazione delle catene di approvvigionamento, l’aggiornamento dei processi interni, la ricerca di partnership e l’adattamento alle nuove normative. La flessibilità e l’adattabilità sono fondamentali per affrontare le sfide post-Brexit mantenendo l’efficienza precedente. Il tuo business si focalizza principalmente in Gran Bretagna? Rivolgiti a un partneraffidabile come BC Logistic per trasportare la merce in modo rapido, sicuro e nel pieno rispetto delle normative più aggiornate.