Il trasporto su gomma è una delle principali fonti di inquinamento ambientale e di emissioni di gas serra. Nonostante gli sforzi per migliorare l’efficienza dei motori e per promuovere soluzioni di trasporto più sostenibili, la crescita economica e la globalizzazione hanno contribuito a un incremento del traffico su strada. Questo è un fattore particolarmente preoccupante in Europa, dove, le emissioni di CO2 legate al trasporto su gomma hanno continuato a crescere tra il 2000 e il 2019.

Queste emissioni non solo accelerano il cambiamento climatico, ma hanno anche un impatto diretto sulla qualità dell’aria e, di conseguenza, sulla salute umana. Ossidi di azoto e composti organici volatili emessi dai veicoli contribuiscono a incrementare le malattie respiratorie, cardiache e persino a un aumento della mortalità.

Tutti questi fattori evidenziano l’urgente necessità di transizione verso modelli di trasporto più sostenibili, per mitigare l’impatto devastante dell’attuale trasporto su gomma sull’ambiente e sulla salute.

L’Unione Europea sta adottando diverse misure per affrontare l’impatto ambientale del trasporto su gomma e per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Il pacchetto “Fit for 55” rappresenta uno degli sforzi più audaci intrapresi. Questo piano mira a ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, come tappa intermedia per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

Cosa sta facendo l’UE: il progetto “Pronti per il 55%”

Uno degli obiettivi chiave è la riduzione delle emissioni di CO2 di autovetture e furgoni, che costituiscono circa il 15% delle emissioni totali di biossido di carbonio nell’UE. La proposta di revisione delle norme introduce ambiziosi obiettivi di riduzione delle emissioni fino al 2035, incluso un obiettivo di riduzione del 100% per veicoli nuovi entro tale data.

Nel giugno 2022, il Consiglio ha adottato un orientamento generale sulla proposta, seguito da un accordo con il Parlamento europeo nell’ottobre dello stesso anno. Il regolamento è stato infine adottato dal Consiglio nel marzo 2023, segnando un impegno concreto dell’UE verso la decarbonizzazione del settore dei trasporti.

Tra i vari pilastri di questo piano, un aspetto fondamentale è la creazione di un’infrastruttura solida e accessibile per il rifornimento e la ricarica di veicoli alimentati da combustibili alternativi, come idrogeno, metano liquefatto, elettricità, ecc. L’obiettivo è eliminare ciò che è stato denominato “ansia da autonomia”, ovvero la paura che un veicolo possa esaurire la sua carica o il suo carburante prima di poter raggiungere una stazione di ricarica o rifornimento. Per affrontare questa preoccupazione, l’UE punta a sviluppare un’infrastruttura di rifornimento e ricarica che sia non solo efficiente ma anche diffusa, coprendo adeguatamente tutte le regioni membri. Ciò significa investimenti significativi in stazioni di ricarica rapide per veicoli elettrici, stazioni di rifornimento di idrogeno e metano liquefatto, e altre infrastrutture necessarie per facilitare un passaggio agevole dai combustibili fossili

Queste misure rappresentano un passo importante verso la realizzazione degli obiettivi del Green Deal europeo e la transizione verso una mobilità più sostenibile e rispettosa dell’ambiente.

Il futuro green nel mondo dei trasporti su gomma

Il futuro dei trasporti su gomma nell’Unione Europea sembra decisamente più verde proprio grazie a iniziative come il pacchetto “Pronti per il 55%”. Un elemento cruciale di questo pacchetto, inoltre, è la proposta di revisione della legislazione sull’infrastruttura per i combustibili alternativi (AFIR) che rappresenta un passo importante per rendere la mobilità a basse emissioni una scelta accessibile e pratica per i cittadini europei.

L’adozione da parte del Consiglio di un orientamento generale sulle nuove norme nel giugno 2022 sottolinea la volontà di rimuovere gli ostacoli all’adozione di veicoli più puliti e di fornire al settore dei trasporti gli strumenti necessari per una significativa riduzione delle emissioni di carbonio.

L’Unione Europea sta gettando le basi per un futuro dei trasporti più sostenibile e rispettoso dell’ambiente.

Anche noi di BC Logistic, consapevoli dell’importanza della sostenibilità ambientale, abbiamo adottato alcune misure significative per regolare le emissioni e per portare a valore l’allineamento dei veicoli alle più avanzate normative di riferimento in tal senso.

L’intero parco veicoli, infatti, viene aggiornato periodicamente tramite la sostituzione di veicoli obsoleti con veicoli nuovi, aggiornati tecnologicamente e rispondenti alle nuove classi di emissioni. Oggi tutti i veicoli di BC Logistic sono Euro 6 ed è nell’imprinting aziendale provvedere rapidamente al rinnovamento del parco veicolare rendendolo sempre allineato alle più recenti disposizioni in materie di controllo delle emissioni.

Contestualmente a questo costante rinnovamento ecologico, stiamo predisponendo un programma di corsi di guida per i nostri autisti, volto a migliorare i consumi dei veicoli e consentendo di fatto una riduzione dell’inquinamento.